Diversi studi hanno dimostrato che psicologicamente pesano il doppio dei guadagni.
Se perdi 1.000 euro, ne dovresti guadagnare 2.000 per compensare il dolore.
Ma quando si investe in azioni, è fondamentale ricordare che cali del 5-10% e mercati ribassisti con cali superiori al 20% sono normali.
Fanno parte del gioco.
Dobbiamo esserne consapevoli e prepararci.
Dal 1970 ad oggi abbiamo affrontato:
→ Le crisi petrolifere degli anni ’70
→ Lo scoppio della bolla giapponese
→ La dotcom bubble dei primi 2000
→ La crisi finanziaria globale del 2008
→ La pandemia COVID
→ La guerra in Ucraina
Tutto questo ha impattato i mercati, alcune crisi più di altre.
Il periodo dopo il 2000, ad esempio, è stato definito il “decennio perduto” per le azioni, con la doppia sfida della bolla dotcom e della crisi del 2008.
Il crollo da COVID? Brusco e spaventoso, ma riassorbito in meno di un anno con una ripresa a V.
Ma sai qual è la cosa più importante che ci dice questo grafico?
Il mercato non premia chi reagisce d’impulso.
Premia chi resta.
Restare calmi.
Restare investiti.
Restare nel gioco.
Perché i crolli non sono la fine del viaggio, sono solo pause nel percorso di crescita.