FTSE MIB sui massimi dal 2001.
Dopo 24 anni.
Una bellissima notizia per il mercato italiano.
Ma c’è un dettaglio che spesso passa inosservato.
Gli investitori che avevano “puntato” su un ETF sul FTSE MIB questi massimi li avevano già visti da tempo.
E no, non perché gli ETF abbiano poteri magici.
Il motivo è più tecnico.
Quando si parla di FTSE MIB, ci si riferisce a un indice price return.
Cosa significa?
Che tiene conto solo delle variazioni di prezzo dei titoli, escludendo i dividendi distribuiti dalle società.
Gli ETF, invece, replicano in genere l'indice Total Return (o Net Total Return), che include anche i dividendi reinvestiti.
E questo cambia tutto.
In un mercato come quello italiano, dove i dividendi hanno un peso importante, l’impatto sul rendimento totale è enorme.
→ L’indice price fotografa solo l’andamento dei prezzi. → L’indice total return mostra il guadagno reale per chi resta investito.
In pratica, un investitore che avesse acquistato un ETF sul FTSE MIB avrebbe raggiunto i nuovi massimi già diversi anni fa.
Quando si parla di “massimi storici”, quindi, chiediamoci sempre quale indice stiamo guardando.
Perché la differenza tra prezzo e rendimento totale è la differenza tra guardare il mercato e capire davvero quanto si è guadagnato.
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